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 Pour les Pays-Bas :
 
 
 

Laat ze maar in Reims

24-1-2014 • De Grote Hamersma  9.5
 Le petit Beaufort 2007. Vin Effervescent Brut Réserve
 
Champagne die geen Champagne mag heten. En dan ook eens veel beter is dan menig Champagne die wel Champagne mag heten.
Quentin Beaufort is de derde zoon van Jacques Beaufort (van Champagne André & Jacques Beaufort) en was enkele jaren de wijnmaker op het familiedomein. Op zoek naar wijngaarden om voor zichzelf te beginnen kwam hij buiten het Champagne-gebied terecht, in het noord-oostelijkste puntje van het departement Côte d'Or in de Bourgogne.
 Op slechts 7 kilometer afstand van de grens van de Champagne vond hij een wijngaard met een terroir dat vrijwel identiek is aan dat van de familiale Champagne wijngaarden in Polisy. Aan de slag dus. Maar dan wel ook bio tot ver achter de komma.
 'Dit zijn zeer opwindende wijnen! Een aanvulling op ons assortiment waar we zelf nogal opgetogen over zijn!' schrijft de importeur op zijn site. Daarom gebruikt hij waarschijnlijk ook twee uitroeptekens om zijn woorden kracht bij te zetten.
Gewoonlijk leidt dat bij mij tot argwaan, maar zijn aanbod aan Champagnes kennende heeft hij alle reden om zeker te zijn van zijn zaak. En na het proeven van ‘le petit’ ik ook.
Dit is Champagne zoals ik die lekker vind. Verfijnd en meedogenloos. Nog bruter dan Brut, want zonder dosage. Een diepgaande vulling dankzij vijf jaar sur lattes. Huiveringwekkend zuiver. Zachtziltig. Glinsterzuren. Magistrale mousse.
Grote wijn. En 'm dan toch Le petit Beaufort noemen. Dan ben je als wijnmaker ook zeker van je zaak.
 
 
 
 
 
 
  
Pour la Belgique par Terrovin, Wouter De Bakker, Meilleur Sommelier de Belgique 2007 :
Domaine Alice Beaufort – Prusly sur Ource – Bourgogne
Quentin Beaufort is de 3de zoon van Jacques Beaufort en getrouwd met Alice. In 2007[JPG] Dégustation à la cave 2 ontdekken ze een wijngaard van 1,5 ha op 7 km met de grens van Champagne. Hun terroir is bijna identiek zoals in Celles-sur-Ource en Polisy. De bodem bestaat uit klei met kalksteen. Dus het potentieel is zeker aanwezig om grote schuimwijnen te maken. Tijdens de oogst worden enkel de rijpste en gezondste druiven gebruikt voor de vinificatie. Het werk in de wijngaard en de vinificatie worden gedaan met de grootste zorg en respect voor de natuur. In 2007 werden slechts 2400 flessen Petit Beaufort gemaakt. Blaast ongetwijfeld zijn meeste soortgenoten uit Champagne van tafel !
 
Pour l'Italie,
 Dal numero 51 di Venerdì 15 Febbraio 2013
Ad Ambonnay al numero 1 di Rue de Vaudemanges, Jacques Beaufort prima e i figli oggi, raggruppati nella società San Giovanni Battista, quest’ultimo patron dei tonnellieri, hanno fatto e fanno Champagne. Qualcuno però della famiglia Beaufort ha viaggiato per altre frizzanti corsie e s’è fermato in Borgogna. È qui che si trova il Domaine Alice Beaufort, condotto dai giovanissimi Alice e Quentin. Siamo a Prously sur Ource, fuori dal territorio Champagne, a 6 km da Châtillon sur Seine. Nel 2007 nasce questo Domaine a Vin, e subito si cala nei panni dell’enologia borgognona; però l’azienda si trova in mezzo al guado, non riuscendo a interpretarsi compiutamente con lo Champagne e a congiungersi concretamente con la Borgogna: insomma una specie di terra di mezzo del signore degli anelli. Ma i Beaufort sono una famiglia capace di inventarsi una propria enologia, fanno fede e testo gli strategici Ambonnay del padre e i puritani Polisy dell’ultima generazione. Alice e Quentin Beaufort hanno fatto altrettanto e reinventano il Crémant di Borgogna, se ne allontanano come identificazione legislativa ed escono con un Vin Efferscent Millésime 2010 a nome Le Petit Beaufort.
Il vino è stato ottenuto seguendo la filosofia Beaufort, tutto è primordiale. Niente in vigna, non c’è uso di lieviti selezionati o enzimi, no zuccheraggio, no acidificazione, no filtrazione e nessun controllo della temperatura, quindi seguono il caldo naturale dell’estate e quello freddo natural dell’inverno. Fermentazione in barrique, da terzo passaggio in su e malolattica compiuta. Le Petit Beaufort Vin Effervescent Millèsime 2010 esce con colore giallo semi opacizzato, tanto da sembrare avvolto in nebbie sericee. Sembra di penetrare all’interno di sette veli trasparentissimi. Vengono in mente i veli svolazzanti di una ballerina che interpreta una nuova danza del ventre. Ha profumi cremosi, burrosi, spalmabili, rimandano a sfumati ricordi di Mersault, dà l’idea addirittura di polvere di grano, di profumo di ginestra, di pera cotogna e di dolce impasto alla crema all’uovo. La cuvée è composta da 75% di Pinot nero e 25% di Chardonnay, ma al palato il Pinot sembra non esistere, è completamente sottomesso alla metrica gusto olfattiva dello Chardonnay. Sapore scivolosamente frizzante (ribadisco frizzante), con un’acidità domata da un sapidità elegante ed esotica, l’insieme configura un gusto di tisana dolce, di pasticcini cremosi e fruttati, di tortino di susine.
Se qualcuno mi chiedesse quale vino ha dato l’idea o l’impressione, di poter essere l’interprete di un gusto nuovo per il proprio territorio, non avrei dubbi e direi Le Petit Beaufort: perché sembra un Côte de Beaune che ha sostato in autolisi dopo aver spontaneamente prodotto la propria delicate mousse. Di sicuro Alice e Quentin Beaufort sapranno stupirci molto in futuro.
Domaine Alice Baufort
21400 Prusly sur Ource
Tel. 0033 3 25298535
www.domainealicebeaufort.com


Roberto Bellini
 
 
LE PETIT BEAUFORT 5-sgorbia
Scocchiumatissimo +++ Gr.12   Indubbiamente c’è chi è avanti e chi è indietro, poi c’è chi è cocchiumato e chi è scocchiumato, c’è anche chi tenta di scocchiumarsi e chi resterà cocchiumato a prescindere (e il Bacce non c’entra). E poi c’è chi annusa le essenze intrise di bolle d’intelligenza e chi ha dell’intelligenza bollata da ellagicismi.Le Petit Beaufort è totale bolla scocchiumata, solo pochi puri scocchiuortodossi possono officiarne la degustazione sacralizzante. Il profumo si inerpica in scocchiumatismi astrali, in combinazioni che stravolgono le armonie del passato e del futuro. Bisogna avere lo scocchiume delle vene per sintonizzarsi con le vibrazioni e le tensioni detannizzanti del prodotto, una vera panacea contro le malvidine e le proantocianidine.Un vero momento depurativo, un prodotto da prescrizione medica: pericolosamente sovrascocchiumato e magicamente anticocchiume. (Poeri Trulli)
http://www.accademiadellasgorbia.it/sgorbendia/scocchiuguida/
 
 

Il Petit Beaufort Brut Millésime 2010 del Domaine Alice Beaufort. Grande Champagne? No, grande Borgogna!

Difficile se non impossibile non occuparsi di vino quando hai un cognome come Beaufort e sei sposata con uno dei figli del più carismatico ed alternativo vignaiolo della Champagne. 

Alice e Quentin Beaufort, terzo figlio del grande Jacques, hanno coronato il loro sogno d'amore quando, nel 2007, gli venne offerta una piccola vigna di un ettaro e mezzo a due passi dal confine della Champagne e dagli storici vigneti di Polisy che distano circa 20 km in linea d'aria.

Quentin ed Alice Beaufort
Siamo in Borgogna, ai limiti della Côte d'Or, ma ad Alice e Quentin la cosa non spaventa, anzi, sono felici di lavorare all'interno di una legislazione più flessibile rispetto a quella dello Champagne ma, al tempo stesso, sono anche consapevoli che quella piccola vigna che hanno acquisito, e che oggi si è estesa raggiungendo circa 9 ha, ha un grandissimo potenziale visto che si trova all'interno di un terroir identico a Polisy, soprattutto geologicamente.

Perchè non sfruttare l'occasione per produrre, non una grande Champagne, ma un ottimo Crémant de Bourgogne?

In vigna, ovviamente, si seguono i metodi e le esperienze di casa Beaufort che prevedono la messa al bando della chimica e il solo uso di trattamenti basati su oli essenziali, aromaterapia e rame il cui impiego, così scrivono sul sito, è circa la metà di quello previsto dal disciplinare biologico.  

Anche la vinificazione segue la via della naturalità: nessun uso di lieviti selezionati, batteri o enzimi, nessuna pratica di zuccheraggio, acidificazione, filtrazione e nessun controllo della temperatura. Il freddo si avrà di inverno e il caldo d'estate. Viene usato solo pochissimo zolfo. 

La fermentazione avviene in botti di rovere di almeno tre anni. Dopo aver svolto la malolattica, il vino viene imbottigliato in estate, generalmente ad Agosto, per permettergli di eseguire la seconda fermentazione a cui segue sempre un dégorgement "à la volée". 

Fatta questa opportuna premessa che ben inquadra il contesto in cui il vino "effervescente" è prodotto, devo ammettere che Le Petit Beaufort Brut Millésime 2010 (75% pinot nero e 25% chardonnay) che ho bevuto da Remigio mi ha davvero sorpreso, ovviamente in positivo.

Il vino ha un perlage fine e persistente e presenta un profilo olfattivo inizialmente duro che son certo farà storcere il naso a quelli che.......lo champagne è più elegante. Qua, in effetti, la mineralità è prorompente, ti arriva come uno schiaffo all'improvviso e, mentre cerchi di capire cosa è accaduto, l'odore di sale ti entra nelle narici e, anzichè in Borgogna, se chiudi gli occhi pensi di essere sulla battigia della tua spiaggia preferita. 

Tutto qua? Accidenti no! Infatti, quando presupponi che, nonostante tutto, il tuo Crémant de Bourgogne sia buono ma un pò troppo monotematico, arriva la frutta, pera e pesca bianca su tutte, a rendere il quadro aromatico inaspettatamente complesso smorzando certe rusticità che, col tempo, vengono ulterioremente affinate grazie all'emergere di sentori di zenzero, terra bagnata, agrumi e karkadè. 

In bocca è coerente, affilato, la nota salmastra che lascia dopo averlo degludito mi fa ritornare in mente quando da piccolo, col mio solito mal di gola, mia mamma mi faceva fare gli sciacqui con acqua e sale.
La cremosità del vino arriva dopo, come un onda, ad equilibrare il tutto e a farmi ritornare dal passato. 

Alice nel sito del suo Domaine si scusa del fatto che vende vini troppo giovani. Parole che sono una garanzia di onestà e qualità. Se passate da Remigio cercate di comprare una bottiglia in più, una ve la bevete con Stefano e Alessandro, l'altra mettetela in cantina accanto ai veri Champagne. Vedrete che....
 
 

giovedì 19 aprile 2012

Domaine Alice Beaufort – "Le Petit Beaufort" Brut vin effervescent

75% Pinot Nero , 25% Chardonnay - 11%
E' un Rosé! Non me lo aspettavo proprio, anche perché non era indicato da nessuna parte.
Estrazione minimale, fra il rosa tenue e la buccia di cipolla coronato da una spuma perfettamente candida.
Sul fondo della bottiglia riposa una considerevole quantità di tartrati ad indicare che con ogni probailità, il "Petit Beaufort", non é stato sottoposto a stabilizzazione a freddo.
Perlage minuto, la mano di famiglia non si smentisce, e una leggera velatura.
Profumi minerali, o meglio quasi salmastri, ma anche cipria e frutti rossi in cui si riconoscono la ciliegia e la fragola.
Non la fragolina di bosco, che ha un profilo più dolce, proprio la fragola che é decisamente più fresca.
Si trovano ancora gli aromi dei lieviti, accompagnati da confettura di frutta rossa, ginger e scorza d'arancia.
Aspettando qualche istante emerge il sottobosco, l'humus e poi una nota dolce che ricorda lo zucchero filato.
Un arcobaleno di profumi che abbraccia mondi molto distanti fra loro.
In bocca entra con una spinta acida e salina, accompagnata da un carbonica cremosa e piacevole.
Leggero di alcol, ma per nulla vuoto.
Ha un suo spessore, ha un suo volume, che porta un ritorno aromatico di ribes e succo di sambuco.
Un file acetico, dopo averla sentita al gusto con un pò di attenzione si nota una leggera volatile anche al naso, ma questo non fà altro che rafforzare la piacevole freschezza.
Alla fine si crea una bevibilità terribile, che rischia di farti finire la bottiglia senza che uno se ne accorga.
Artigianale, ma molto bello e piacevolmente poco consueto vale non meno di 85 punti.
L'ho acquistato sulla spinta della curiosità tramite un'enoteca del Belgio da cui mi servo da alcuni anni.
Il prezzo é decisamente contenuto: solo 13 Euro più le spese di spedizione.
Sul tappo a fungo é indicato "Pays Chtillonnais – Cremant de Bourgogne", ma in etichetta non c'é alcun riferimento alla AOC.
Alice Beaufort é la moglie del III figlio di Jacques Beaufort.
 
sabato 12 maggio 2012

Domaine Alice Beaufort – "Le Petit Beaufort" Brut versione "sans dégorgement"


75% Pinot Nero , 25% Chardonnay - 11%
Come partenza é lo stesso vino della precedente degustazione, ma viene messo in commercio senza dégorgement.

All'interno si trovano ancora i lieviti e i residui della rifermentazione.
Si distingue per avere il tappo giallo con la gabbietta a vista e, naturalmente, guardando la bottiglia in contro-luce risulta opaco.

Ho tentato un dégorgement casalingo, ma ho combinato un mezzo disastro e  gli scarsi risultati sono evidenti nella foto del bicchiere.
Alla fine sono stato contento così, almeno ho avuto modo di gustarlo nella sua pienezza e di sicuro, la prossima volta, non ci proverò neanche.
Soffermandosi sulle differenze trovo che i profumi siano sicuramente più floreali, con in primo piano un elegante ricordo di rosa fresca.
Appena dopo vengono i ricordi di agrumi, ma questa volta più che l'arancio mi fanno pensare al mandarino.
La fragranza di lieviti é evidente, come poteva non esserlo, a cui si aggiunge un pensiero minerale di talco e di cipria.
Mi pare addirittura di sentirci un accenno di cannella...
Con il primo sorso, la presenza dei lieviti, dona un'impressione iniziale di dolcezza che lascia presto spazio alla grande freschezza.
Spesso i vini rifermentati in bottiglia e venduti "sur lie" hanno una chiusura con una punta amarognola, in questo caso non ce n'é nemmeno l'ombra. 

Pensando ancora una volta alle differenze, questa mi pare la versione più cruda, ancor di più senza compromessi...

E' di una bevibilità straordinaria e pericolosa, continui a riempire il bicchiere per soddisfare i tuoi sensi, e senza che te ne accorgi la bottiglia é finita.

Nel suo genere, un altro prodotto bellissimo e forse, la versione che preferisco, é proprio questa.
Devo ringraziare Quentin Beaufort e sua moglie Alice per averlo creato (e per le sue belle parole), e Wouter per avermelo fatto conoscere.
Più naturale di così...

bordure bs

Domaine Alice Beaufort


21400 Prusly sur Ource 03.25.29.85.35
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